“Vita e destino” di Vasilij Grossman: sguardi e riflessioni tra Treblinka e la Lubjanka

Venerdì 23 gennaio si è tenuto presso l’aula magna del Liceo “Isabella d’Este” di Mantova il primo di una serie di eventi in occasione della Giornata della Memoria.

Il progetto, ideato dal Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” in collaborazione con il Liceo, si propone di trovare un filo conduttore innovativo, per evitare il rischio che la commemorazione diventi inutile.

L’incontro, aperto agli studenti delle classi quinte del Liceo, si è concentrato sul romanzo “Vita e destino”, capolavoro letterario del XX secolo, dello scrittore Vasilij Grossman. A parlarne è stato Marcello Flores, docente di Storia comparata e Storia dei diritti umani presso l’Università di Siena, insieme ad Andrea Ranzato, docente del Liceo “Isabella d’Este”.

Alla lettura di estratti del testo si sono alternate riflessioni sull’opera e sulla vita dell’autore: giornalista sovietico di origine ebrea, in prima linea a documentare l’avanzata dell’esercito russo da Stalingrado fino a Berlino.

Il libro, scritto negli anni Cinquanta, ma pubblicato postumo, è un romanzo-epopea che attraversa i drammi del Novecento, dalle distruzioni della Seconda Guerra Mondiale, ai campi di sterminio nazisti, ai gulag sovietici. E la Storia collettiva entra così nella storia individuale. Numerose sono le storie dei soldati, delle loro famiglie, dei detenuti nei lager nazisti; moltissimi sono i personaggi, ciascuno colto nella sua individualità e nella propria vicenda personale.

Come ha evidenziato Flores, il romanzo si delinea come una riflessione sul male della Storia, ma anche sul bene che si manifesta nei piccoli gesti delle persone: “l’umano che c’è nell’uomo”, come scrive Grossman.

Manfredi Caracciolo - 3AM Liceo Musicale “Isabella d’Este”
Amedeo Di Michele - 3AM Liceo Musicale “Isabella d’Este”
Lorenzo Ruggeri - 3AM Liceo Musicale “Isabella d’Este”
Martina Ghio - 2CU Liceo delle Scienze Umane “Isabella d’Este”
Gaia Vangelista - 2CU Liceo delle Scienze Umane “Isabella d’Este”