Eventi A.S. 2011/2012

Anche noi vi siamo vicini!

Liceo delle Scienze Umane "I. d'Este Mantova"

Anche noi vi siamo vicini!

A tutti i ragazzi colpiti,

piangete pure perché le lacrime aiutano, non danno sollievo ma tamponano il dolore provato. Ma le lacrime, finiscono e allora rimaniamo soli con un senso di vuoto permanente che il tempo, non può guarire, non può colmare e non  può curare. Perché il tempo non è un cerotto e per quanto tempo passi dalla Tragedia il ricordo, ma soprattutto il dolore rimane indelebile e immutato. Sarà che per mantenere il ricordo lo si mette nel “frigo” ed è per questo che ogni volta che si tocca il passato si sente una sensazione di gelo. Ma è dovere far fronte a questo gelo col calore dell’immagine più bella che avete della vostra amica, perché se ne è andata solo la custodia dell’anima, il corpo. Ma lei vive comunque nei vostri ricordi. Quindi piangete ma ricordate e sappiate che gli studenti di tutt'Italia sono con Voi, proprio come una GRANDE FAMIGLIA.

Pasotto Davide II AU 

Caro bombardiere,

anzi no, usare “caro” è troppo dolce e delicato, con te non si può utilizzare la tenerezza, quindi: bombardiere potresti dirmi che cosa ti ha spinto a mettere una bomba davanti alla scuola Morvillo-Falcone? Fammi capire il senso di ciò che hai fatto perché, sai, io non riesco a comprenderne la logica. Forse tu non te ne rendi conto, forse pensavi di diventare un eroe, un eroe del male, forse non hai neppure riflettuto sulle conseguenze che ci sarebbero state dopo il tuo atto, ma ora, lo percepisci l’immenso dolore dei genitori, dei ragazzi e dell’intero Paese? Ti sarai pur accorto che tutta Italia parla di te e Melissa, parla dell’atto crudele e schifoso che hai effettuato. Ma forse questo era proprio il tuo obiettivo! Già, forse tu volevi proprio essere al centro dell’attenzione, in un momento così difficile per questo Paese, proprio come un bimbo capriccioso ed egocentrico! Volevi farti conoscere e ci sei riuscito! Hai ucciso una ragazza all’alba della sua vita, hai spezzato tutti i suoi progetti, hai privato una persona del dono più bello e prezioso: la possibilità di Esistere, di crescere, di diventare donna! E con lei, hai distrutto una famiglia, hai tolto il diritto a due genitori di vedere la propria figlia crescere e realizzarsi, hai tolto un fiore in bocciolo a due genitori come un neonato che viene strappato dal seno materno. Hai rovinato anche la vita di quelle ragazze e di intere famiglie, e questa cicatrice marchierà per sempre la loro esistenza.

Benassi Maria Stella II AU

Vergognati! Rifletti su ciò che hai fatto! Pentiti e spera che la tua coscienza ti faccia sentire la durezza e la crudeltà della tua scelta! Se ciò non avverrà, non potrai essere considerato un “essere umano”  ma un semplice-vuoto contenitore che cammina, respira, un robot metallico privo di sentimenti. Se vorrai essere chiamato “uomo”, prova dolore, disperazione,… pentimento e abbi il coraggio di chiedere “Perdono”!

Anonimo

  
Due giorni dopo la strage di Brindisi, i sentimenti e le emozioni sono ancora forti.
Una studentessa è morta e una sua compagna è in gravi condizioni mediche. Sconforto, debolezza, dolore e rabbia, molta rabbia e angoscia abita tra gli studenti e i professori increduli di ciò che è successo. Tra due giorni, sarà anche l’anniversario di una ‘famosissima’ strage: vent’anni fa, a Palermo veniva ‘ consumata ‘ la strage di Capaci dove la mafia ha posto fine alla vita di un nobile servitore e protettore dello Stato con la moglie e la propria scorta. Parlo di Giovanni Falcone, giudice che non si piegò alle false leggi d’onore della famiglia di Cosa Nostra, si oppose fortemente alla sua prepotenza, forza e pressione che questo tumore riusciva ad esercitare sui cittadini e lo Stato. In quest’ultimo periodo per tuttto quello che sta avvenendo sembra di rivivere gli anni di Piombo; oggi le Istituzioni devono fare un grande passo avanti e con loro la cittadinanza. In tutti i campi: economici, sociali, politici, umani, vi è una crisi profonda ma non IMPOSSIBILE da risolvere, anche se serve a fare un passo indietro da parte di tutti, serve che i cittadini seguano l’esempio della politica e dalle istituzioni, che a loro volta devono rispettarle leggi. Infatti sia la politica che le istituzioni devono assolutamente tornare a svolgere un compito che sia con il cittadino e per il cittadino, che lo stato sia una figura di riferimento e non uno strumento che “tartassa” il cittadino ed è lontano dai suoi bisogni. Citando Don Ciotti, ‘Serve che ognuno di noi pensi ad una società basata sul Noi e sul BENE COMUNE e non solo sul  PROFITTO PERSONALE dell’IO che va a discapito di tutti. Ogni avvenimento che si è verificato in questi giorni è sintomo di una situazione di NON BENESSERE. Ma questo può essere abbattuto solo da una collaborazione di tutti, in nome di chi è morto; Ma il suo RICORDO, E’ VISSUTO, VIVE E VIVRA’ ANCORA PER MOLTO, MOLTO, MOLTO TEMPO.

Brentegani Luca IIAU

Alla famiglia di Melissa.

Ho saputo dell’attentato di Brindisi, ormai qui a Mantova se ne discute molto e ne siamo davvero disgustati. Credo che se davvero esistesse un inferno loro ci andranno dritti dritti. Siamo molto dispiaciuti per la morte di Melissa, volevamo dirvi che vi siamo vicini. Queste persone non hanno cuore, non so cosa ci trovino di bello a buttar bombe davanti ad un luogo pubblico ed uccidere persone innocenti che cercano di costruirsi la vita. Non pensano neppure alle famiglie che distruggono. Il mondo di oggi ci delude sempre di più. Ora che hanno provocato morte e dolore, saranno felici? Si sentiranno potenti? Vorrei proprio avere queste risposte direttamente dai responsabili. Prima o poi verrete smascherati e puniti, per tutte le cattiverie commesse. Anch’io ho 16 anni e provo ad immaginare quanto dolore provate voi genitori! Auguro a Melissa, di riposare in pace, auguro a Veronica di riprendere la sua vita e auguro a voi di RECUPERARE il CORAGGIO di continuare la vostra vita SAPENDO CHE MELISSA VI PROTEGGERA’ DA LASSU’.

Grazi Jessica IIAU

Cara Melissa, appena ho saputo della bruttissima notizia di sabato mattina, sono rimasta sconvolta. Chi può essere quel pazzo che ha messo una bomba davanti a una scuola superiore? Questi fatti mi fanno capire l’assurdità della gente, chi mai potrebbe fare del male a delle persone innocenti? Purtroppo, però, di questi individui se ne vedono sempre di più e ciò non va bene. Prima di questa orribile strage non sapevo chi fossi, come tutti del resto, ma ora è brutto conoscerti perché sei morta, a causa di cosa? Una bomba messa da qualche pazzo. Io ho 16 anni come te, non riesco proprio a immaginare come possono stare i tuoi amici e soprattutto i tuoi famigliari! A scuola si dovrebbe 'morire' solo di noia. Ora, ho PAURA ANCHE IO.

Murè Anna  II AU

Al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Le scrivo in merito a quello che è successo il 19 Maggio 2012. Mai prima d’oggi una scuola è stata presa di mira in un modo così atroce. La scuola dovrebbe essere un luogo sicuro, mai dovrebbe essere vittima d’intrighi politici o vittima di criminali. La giovane vita di Melissa, piena di spensieratezza, sogni e speranze è stata stroncata all’improvviso. Neppure lei se lo aspettava, come noi del resto. E’ con rabbia e tristezza nel cuore, che le chiedo di impedire che fatti del genere si ripetano in futuro. Porgendo distinti saluti.

Savioli Filippo IIAU 

Cara Melissa, quello che ti è accaduto è ingiusto, non meritavi di morire così giovane. Nessuno sa chi è stato, ma qualcuno ha qualche idea e finché il colpevole non viene scoperto, si continuerà ad indagare. La tua morte ha portato tanto dolore nei cuori italiani, ma anche tanta forza per prepararsi a evitare un evento simile e a portare giustizia per farla pagare a chi ha voluto fare una cosa simile! Quella persona o quelle persone meriterebbero solo morte per ciò che ha/hanno fatto; noi ci chiediamo soprattutto perché. Perché colpire una scuola, dove ci sono ragazzi che hanno davanti una vita da vivere e scoprire. Per colpa di questa bomba sei dovuta morire hai perso la vita a soli 16 anni; alla tv dicono che ti piaceva studiare, che volevi fare la modella e sfilare, avevi anche molti progetti ma non hai potuto realizzarli e ciò non è giusto. Quindi ora che sei lassù insegna a sfilare agli angeli.

Ceraico Irene IIAU 

Cara Melissa, mi chiamo Eleonora, sono un’allieva del Liceo delle Scienze Umane Isabella D’Este di Mantova, una piccola città della Lombardia. Tu non mi conosci, ma abbiamo una cosa in comune: siamo due ragazze che ogni mattina si recano a scuola pensando di essere protette dai mal affari degli adulti e dalla cattiveria. Se puoi sentirmi, voglio che tu sappia del mio dispiacere per quello che ti è capitato e soprattutto quanto io sia indignata poiché per me è un atto ignobile attentare contro una scuola nella quale si trovano ragazzi innocenti che formeranno la società del domani e che contribuiranno a rendere la nostra bella Italia un paese MIGLIORE. Anche se non ti conosco provo un grande affetto nei tuoi confronti e spero che dove ti trovi ora tu possa godere della gloria del Signore e riposare in pace.

Merolla Eleonora II AU 

Caro Qualcuno, non so cosa dirti perché forse non c’è nulla da dire o da spiegare. Siamo soli, sono sola. Non c’è nessuno che ci copre le spalle o ci da una pacca di incoraggiamento; Sbandati, offesi e con un enorme punto interrogativo sulle nostre teste, inutile parlare di fiducia, poiché non si può spiegare ciò che non si ha. Se prima, non sapevamo il motivo di quello che facevamo, prima che eravamo spalleggiati; Ora che se ne sono andati tutti cosa devo pensare? Cosa DOBBIAMO pensare? Forse sentirsi al SICURO da qualcosa che predice di sapere come allevarci è un’ambizione spropositata. Oggi andiamo a scuola, domani non sapremo se saremo qui a parlarne.

Furghieri Luna Diamante II AU 

A tutte le persone che come me sono rimaste colpite dalla tragedia e che soprattutto hanno paura. Sono rimasta molto colpita, durante questo weekend, persone, vittime innocenti hanno perso la vita.. Per quale motivo non si sa... I responsabili sono esseri crudeli e non riesco davvero a immaginare come abbiano potuto agire in quel modo, non capisco con quale forza, con quale coraggio, abbiano potuto agire. Tutto questo ha portato via la vita a Melissa, 16enne, una ragazza come le altre, solare, alle prese con il primo amore ma soprattutto una ragazza giovane che ha perso la vita per nessuna ragione... Inoltre, credo che qualsiasi fatto anche il più difficile e contorto potrebbe essere risolto e se proprio, rivendicato in altri modi. Melissa credeva di vivere una normale giornata come le altre, di certo non avrebbe immaginato quello che le stava per accadere, erano appena le 7.45, quando Melissa scesa dall’autobus ed ecco che scatta l’innesco. Varie bombe e marchingegni sono stati posizionati e preparati per l’esplosione. Molti FERITI, alcuni GRAVI, una vita PERSA. Non riesco ad immaginare il DOLORE dei GENITORI che credono di lasciare come tutte le mattine la figlia a scuola, l’hanno persa PER SEMPRE. Dire che ho paura è poco, ormai anche i luoghi ritenuti sicuri non sono in grado di offrire sicurezza. Mi viene da pensare, che persino ritirare la posto davanti casa diventi un rischio. Stare ALLERTA non basta, non sappiamo cosa il futuro ci riserva.

Vergadoro Sara 

Ai genitori di Melissa.

Cari genitori, ieri ho visto alla Tv le immagini della cresima e dello spettacolo di Melissa, attorno a lei c’erano molti altri ragazzi ma l’unica inquadrata era lei. Allora, ho provato a pensare ciò che voi avreste potuto chiedervi guardando quelle foto: 'Perché proprio lei?' Mi sono immedesimata nei suoi amici e in voi, l’ho pensato anch’io domandandomi cosa avrei fatto se fossi stata nei loro e nei vostri panni. Mi sono interrogata su quello che le amiche hanno detto, soprattutto la compagna di fianco a lei, ustionata e ferita ma nonostante questo, ha subito chiesto di Melissa, dimostrando altruismo e vera amicizia. Un’altra cosa che mi ha colpito, è stata l’intervista a una sua compagna la quale mentre sta rischiando di perdere la vista ha detto che quel che è successo alla sua amica avrebbe dovuto succedere a lei, testimoniando in questo modo un grande senso di coraggio ma soprattutto di amicizia. Le sue parole, dimostrano che Melissa ha vissuto i suoi 16 anni fino in fondo, senza perdere di vista le cose importanti e vivendo le amicizie con passione.
La sua morte è stata causata da un gesto folle, sconsiderato. Melissa, avrebbe potuto FARE DELL’ALTRO BENE. Con immenso appoggio e rammarico, una normalissima ragazza di 16 anni.

Mazzocchi Simona IIAU 

Questa lettera è per noi, noi ragazzi, chi meglio di noi è stato colpito nel vedere una ragazza della nostra età morta, morta per un segnale che qualcuno voleva dare. Per tutti noi ragazzi che abbiamo vissuto in un periodo “sereno”, in Italia, almeno più o meno sereno fin ora. Noi ragazzi che con chi più problemi con chi meno cercano di superare le difficoltà sperando in un futuro miglior, ma se il nostro futuro tutto ad un tratto viene fermato? Noi, che possiamo farci... Noi ragazzi giovani non abbiamo vissuto nel periodo in cui gli attentati erano all'ordine del giorno, ma quando vediamo i nostri genitori raccontarli notiamo la paura nei loro occhi, e soprattutto,  notiamo lo sguardo di preoccupazione che ci rivolgono. Una preoccupazione che viene trasmessa a noi, una preoccupazione che quel periodo oscuro ritorni anche per noi. Chi ha progettato questo attentato o chi lo hanno progettato spero che si rendano conto di ciò che hanno compiuto. Se bisogna mandare un messaggio o un simbolo non è certo questo il modo di farlo! Capendo da questi fatti ciò che procura tutto questo dobbiamo fare in modo che ciò non accada più e che una volta adulti bisogna che ognuno di noi sia responsabile non facendo più accadere tutto questo. Il futuro è nelle nostre mani, non devono distruggerlo, ma noi non dobbiamo distruggere il futuro degli altri che verranno.

Giavazzi Elena IIAU 

Ciao X, non so chi tu sia, ma (ti) scrivo per spiegarti e raccontarti che cosa provo uscendo di casa, quel dolore non mio che mi pervade e quella sensazione di pericolo che non mi abbandona mai, nemmeno nei sogni. Avresti mai creduto che una persona qualsiasi (o un gruppo di persone) avrebbe fatto esplodere una bomba davanti a una scuola superiore, provocando la morte di una ragazza e svariati feriti? Tempo fa probabilmente no, ma senza ombra di dubbio ora SI. Non sei al sicuro nemmeno in classe, puoi morire senza aver fatto niente di grave. Puoi morire per colpa di un malato senza cervello o per il progetto di menti criminali e puoi morire per la mancanza di sogni. Si sa che i sogni aiutano le persone ad andare avanti, senza sogni credi di avere il diritto di distruggere quelli degli altri. Melissa morta a 16 anni mentre andava a scuola aveva sogni, speranze e progetti e  qualcuno ha distrutto con un click la sua vita semplice e piena e così facendo ha distrutto anche la vita di una famiglia. Ciò che la gente non capisce è che bene o male tutti muoiono e a volte, daremo la vita per salvare chi amiamo dalla morte. Ma purtroppo il destino, se si può parlare di destino, stronca giovani e ‘vecchie’ vite. Se potessi e avessi tempo ti racconterei altre storie ma offuscherei ciò che ora devo dirti. Uscendo di casa non ti aspetti di non rientrarci più, nonostante la noia per quanto concerne il vivere coi propri genitori. Dicono che quando si muore succede perché si ha finito di svolgere il proprio compito. Ma che compito credi che abbia un bambino di 5 anni o una ragazza di 16?
Nessuno, perciò non si giustifica mai la morte di una persona. Quindi spiegami, cosa si può provare se non un’enorme rabbia e indignazione. Vorrei potermi rivolgere a Melissa, per dirle del dolore che si prova nei suoi confronti e di sorridere da lassù sui sogni della gente che la amano e l’hanno amata. Vorrei chiedere a chi uccide e ferisce persone innocenti perché lo fa, che cosa ci trova e cosa ci guadagna. Infine vorrei chiedere a Dio, perché fa portar via anime innocenti, perché permette alla crudeltà di instaurarsi negli animi e compiere gesti violenti e brutali nei confronti di persone senza colpe. Ti ringrazio per avermi ascoltato, anche se non so chi sei e forse non lo saprò mai. Ho la certezza che mi hai capito e che forse provi la stessa cosa; lotteremo per un posto MIGLIORE, un posto in cui vivere.

Loschi Giulia IIAU. 

La mia lettera è indirizzata ai  famigliari e agli amici di Melissa Bassi che di recente hanno sperimentato la perdita improvvisa di una persona a loro molto cara. Non è possibile comprendere il dolore e il vuoto  che si lascia alle spalle una persona che ha lasciato questo mondo prematuramente. I suoi sogni, le sue speranze, i suoi progetti… ridotti a un cumulo di macerie e fiamme. Spentasi all’età di sedici anni a causa di una bomba fatta esplodere all’uscita da scuola alle 7-45 lasciando amici e parenti nel più totale sconforto. Accettare l’idea che la persona con la quale si stava progettando il trascorrersi delle vacanze imminenti, con la quale si stava discutendo la sera prima a cena sull’andamento scolastico, non ci sia più è effettivamente uno sforzo psicologico cui nessuno può dire di essere preparato. Il dolore s’insinua nelle persone come un cancro e se non si combatte, prende il sopravvento e a quel punto non c’è più niente che possa estirparlo. Tutti vittime di uno stesso attentato. Sono profondamente addolorata per la vostra perdita e spero che la cattura di un colpevole possa attenuare l’immenso dolore che vi attanaglia in questi giorni. Morire in modo così imprevedibile per colpa di pazzi che per far arrivare il loro messaggio qualunque esso siasono arrivati a uccidere una ragazza che non aveva assolutamente niente a che fare con tutto ciò, è completamente fuori da ogni logica e da ogni forma di razionalizzazione possibile della cosa. Solo un'altra povera pedina di un gioco in cui non siamo mai stati noi a dettare le regole.

Falavigna Arianna. IIAU

Un soffio caldo sopra i visi,

sono io, non vi ricordate?

Son diventata polvere nel vento,

un sorriso in più nel cielo.

Non più capelli al vento,

non più parole al mattino,

non più una di voi,

non più che una fotografia.

Sono un ricordo mai sbiadito,

scomparsa un momento solo...

Persa la strada non riesco a tornare,

ma voi sarete qui ad aspettarmi.

Giovane vita strappata a voi

ma non sono sola laggiù,

giovani amici gioiosi sono con me,

non mi avete perso...

Un soffio caldo sopra i visi,

sono io, non vi ricordate?

Questo è foglio è per chi vorrà leggere, non so cosa vi rimarrà di queste parole ma l'importante è averle scritte. Una settimana fa una ragazza di sedici anni moriva. Voglio evitare le solite frasi di cordoglio, non contano niente! Chiedo solo questo: pensate, ricordate ciò che è successo perchè è importante per quei ragazzi. Sabato ho pianto, non riuscivo a smettere. Quella ragazza era come me, poteva essere una mia amica, mia sorella, chiunque... Ora è morta, restano di lei foto, ricordi, e altro... molto altro. Non conosco il dolore che può esserci in una situazione del genere, quindi non posso dire: "Li capisco", non capisco proprio niente. Non riesco a realizzare un gesto del genere e una morte, delle vite cambiate irrimediabilmente. Spero solo che chi è colpevole paghi veramente e che quelle ragazze possano riuscire ad essere di nuovo spensierate, come lo deve essere quest'età.

Martina Nicoli   IIIFB 

Sto scrivendo queste parole a distanza di una settimana; a quest'ora, sabato scorso, Melissa non c'era già più. Quando succedono queste cose, non riesci a trovare una spiegazione logica ma la verità è che nel male non vi è alcuna logica e alcun scrupolo. Ci stiamo stringendo attorno al dolore di quel padre e di quella madre che si sono visti togliere per sempre il dono più grande, una figlia. I figli, secondo la concezione platonica, sono la nostra continuazione, una prova della nostra esistenza. Rifletto sul dolore di quei genitori e mi chiedo come stiano vivendo il dolore straziante di una continuità cessata. Esprimo il desiderio che le istituzioni si stringano, invece di limitarsi a frasi fatte, attorno al dolore non solo della famiglia di Melissa ma anche di tutti i giovani italiani che nella scuola trovano il proprio porto sicuro e che sabato scorso se lo sono visti distruggere. Il sapere, la coscienza, la moralità non potranno mai essere demolite da delle bombe: non ci fermeranno, continueremo a lottare per il nostro futuro. A sedici anni, a scuola, si dovrebbe morire solo di noia. 

Teresa Ponticelli IIIFB

E' morta una ragazza di sedici anni. Aveva la mia stessa età. Potevo essere io quella ragazza... E' morta davanti alla sua scuola, un luogo dove non ci si aspetterebbe mai di trovare una bomba. Colpe della ragazza? Nessuna vera colpa. L'unica colpa non colpa è stata quella di trovarsi davanti a quel maledetto cassonetto blu. Con Melissa, la ragazza uccisa, è morto tutto. È morta la sua vita, sono morti i suoi sogni, il suo futuro, la sua adolescenza. Sono convinta però che non sono morte con lei le sue amicizie, i suoi affetti. So per certo che tutti i suoi amici le vorranno ancora bene anche se lei, fisicamente, non si trovo vicino a loro. La mafia o non so chi altro ha ucciso non solo una ragazza ma l'intera famiglia, una comunità e una nazione. Chi non ha detto: "Ma come si sta riducendo l'Italia?". La risposta è il male. Come si può pensare di mettere una bomba per strada, oltretutto davanti a una scuola piena di ragazzi? Chi ha messo la bomba pensa di guadagnare qualcosa da questo suo gesto? Forse si, ma probabilmente non ha ancora capito che con la violenza non si guadagna nulla. Spero che chi ha ucciso Melissa rifletta bene su quello che ha fatto a lei e alle altre ragazze, che pensi a come starebbe male se si trovasse nei panni di quei genitori e che si costituisca... non so se questo succederà, molto probabilmente no, ma spero almeno che chi l'ha uccisa venga punito per quello che ha fatto.

Cinzia Bresciani  IIIFB

 

THERE ARE NO WORDS!

Morire mentre si va a scuola è un fatto irreale. La scuola dovrebbe essere un posto sicuro. Il Tempio  della cultura, dell'amicizia, insomma un posto dove "si dovrebbe morire solo di noia". Sabato scorso tutta l'Italia è piombata nella disperazione, e molte lacrime sono brillate negli occhi degli studenti di tutta la nazione. Ma perchè? Non ci sono parole per spiegare le ragioni che hanno portato all'attentato di Brindisi. Spero che il Pazzo Criminale che ha troncato la vita della giovane Melissa si costituisca, affinchè possiamo riconoscere nel suo volto un barlume di pentimento e rimorso. "Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola".

Anna Caliandro IIIFB

Nel tuo ricordo, nel tuo nome.

Ti ricordiamo ora Melissa, usignolo dalle vergini corde soavi, vola nel sole che sorge piano.

Nella beltà della tua giovinezza ti fu negato il sogno: la vita.

Porti il nome e il volto di tutti i fili spezzati, sei il ricordo della nostra pesante coscienza.

Tu, piccolo roseo fiore di pesco, ora puoi volare.

Recisa dal ramo lievemente ti adagi sopra un morbido manto verde.

Alice Lovato 5CA

Davanti ad una scuola superiore italiana, in una giornata qualsiasi, è stata messa una bomba . Non importa che sia stata la Mafia , il gesto di un pazzo o di altri ancora , ma solo per il fatto che qualcuno abbia voluto colpire una scuola , luogo deputato alla formazione e all'educazione dei cittadini di domani , si assiste ad una nuova tragica pagina nella storia della criminalità del nostro paese. Si deduce perciò che la cultura, a qualcuno, faccia paura. L'educazione e la formazione di cittadini onesti e consapevoli è una grande minaccia a chi si arricchisce sull'ignoranza della gente, mafiosi, ma non solo. In casi come questi , la cultura è la nostra risorsa e nel contempo la nostra arma più potente! Comunque il fatto più rilevante è, che Melissa non c'è più. Una persona di sedici anni, nel pieno della sua vita che in una giornata normale si è trovata nel  posto sbagliato al momento sbagliato. Si trovava a Brindisi ,in Italia , la settima potenza mondiale e non in un paese in guerra. Cordoglio ai suoi genitori , ai suoi amici , ai suoi compagni , che tutta l'indignazione che proviamo ci sia utile per scoprire la verità e per far si che gesti simili non accadano mai più.

Ciao Melissa.

NICOLA CHIRIBELLA 5CA

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