Eventi A.S. 2011/2012

“Laboratorio di attraversamento dei Confini”

Al Carlo d’Arco un progetto di ricerca internazionale cui collaborano

PrefabbricatI Truzzi S.p.A“Laboratorio di attraversamento dei Confini” 

Università Ca’ Foscari di Venezia, la Camera di Commercio di Mantova Università di Melbourne (Melbourne Graduate School of Education, University of Melbourne) Università di Helsinki ( CRADLE, Center for Research on Activity, Development and Learning) Bottoli Costruzioni S.p.A., Truzzi prefabbricati, Cooperativa La Leale

Un progetto nuovo approda all’Istituto Tecnico Geometri CaCooperativa Muratori LA LEALElo d’Arco di Mantova; un’idea nata per favorire l’ingresso nel mondo del lavoro. E se si chiedesse ai ragazzi di attraversare i confini? Di fare un primo ed importante passo verso il loro futuro? Quali confini sorge spontaneo chiedersi. Procediamo con ordine…

Finito il ciclo scolastico i ragazzi si dovranno cimentare con la realtà esterna, alle prese con una disoccupazione che dilania,  frustrazione e  scoraggiamento rappresentano sentimenti comuni. A cosa puntare quindi? A migliorare, riflettere, valutare e rendere efficaci le proprie competenze.

 

Questo è ciò che si propone di fare il nuovo progetto denominato “Laboratorio di attraversamento dei Confini”. Il primo incontro tenutosi il 2 dicembre 2011 presso l’Istituto Magistrale Isabella d’Este, presenziato dal dottor Daniele Morselli è stato finalizzato alla spiegazione di questo innovativo progetto. Morselli, Psicologo del lavoro, dottorando in Scienze della Cognizione e della Formazione presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia è l’esperto che lo condurrà .

Ditta Bottoli

In collaborazione con la Camera di Commercio di Mantova, con l’Università di Melbourne (Melbourne Graduate School of Education, University of Melbourne) e con l’Università di Helsinki ( CRADLE, Center for Research on Activity, Development and Learning) si intende proporre un percorso per accrescere e migliorare le competenze chiave dello studente. Prendendo come riferimento il modello finlandese ed australiano, considerati nel settore scolastico e di ricerca tra i più all’avanguardia nel mondo, lo si vuole riproporre tenendo in considerazione le nostre peculiarità.

Questi confini cosa rappresentano? Figurano il passaggio che gli studenti compiono quando concluso il ciclo di studi si immettono nel mondo del lavoro. L’obiettivo sarà quello di trasferire nel lavoro concreto le competenze acquisite sui banchi di scuola. Due contesti diversi in cui occorre sapersi adattare, destreggiare e tramite le proprie capacità e competenze trarre e dare il meglio. Il progetto coinvolgerà circa 12 studenti di due classi quinte dell’Istituto per Geometri Carlo d’Arco (le attuali 4 AS e 4 BS). Consisterà in due mesi continuativi di stage, dal 27 agosto al 25 ottobre 2012.

I ragazzi saranno concentrati, compatibilmente con le realtà del territorio, in poche aziende, tre o quattro al massimo. Durante questo periodo gli studenti saranno impegnati esclusivamente nello stage presso un’azienda che promuoverà una partecipazione attiva nella mansione lavorativa. Esenti dalle quotidiane lezioni scolastiche, i professori addetti svolgeranno il programma scolastico di inizio V^ superiore nel corrente anno scolastico 2011/2012, anticipando così i contenuti. Le riunioni durante il periodo di stage saranno a cadenza settimanale, due ore circa per un totale di 8-10 incontri.

Questo laboratorio innovativo a modalità fortemente partecipata vedrà il coinvolgimento oltre agli studenti, di due insegnanti di materie tecniche e alcuni tutor aziendali che seguiranno i ragazzi durante la loro permanenza in azienda. Negli incontri si analizzeranno i materiali raccolti e selezionati in azienda e a scuola(documenti, analisi storiche ed interviste) con la finalità di un confronto e un dibattito costruttivo su come migliorare il trasferimento delle competenze dalla scuola al lavoro e viceversa.

Sulla base di questi materiali i partecipanti arriveranno a individuare dei concetti, delle idee condivise e degli oggetti concreti che potrebbero servire a risolvere gli eventuali problemi riscontrati. Questi rappresentano i cosiddetti “oggetti di confine”. La scuola e l’azienda costituiscono due sistemi di attività distinti: la scuola forma lo studente mentre l’azienda produce un bene o un servizio, ciò nonostante nel corso dello stage scuola-lavoro i due sistemi condivideranno le competenze dello studente che questo progetto intende migliorare e qualificare. I professori coinvolti nel progetto sono essenzialmente tre: prof. De Togni, Rollo e Brutti dell’Istituto Carlo d’Arco.

Avverrà concretamente l’attraversamento dei confini. La persona competente oggi più che mai è colui che si sa muovere nei confini. Non colui che sa fare ottimamente solo  un’attività, ma il soggetto che posto in un contesto nuovo si sappia muovere e destreggiare. Viviamo in un mondo in continuo cambiamento, non si può pensare di  compiere sempre gli stessi gesti che finiscono con il non rispondere più alle nuove esigenze.

E’ questo un primo tentativo di dare vita a una scuola che sente  e che vuole un mondo del lavoro più vicino; una scuola che si ripensa e che tramite la sua risorsa più importante, i giovani, vuole investire in un domani  non troppo lontano: lo fa con docenti motivati, mettendoci tutte le sue conoscenze e accetta la sfida.  La  nostra società in perpetuo divenire ci richiede abilità e capacità di estrema malleabilità.  Gli obiettivi posti sono essenzialmente due:

1) imparare ad imparare(metacognizione) , ovvero essere flessibili ai repentini cambiamenti;

2)sviluppare l’imprenditorialità, incoraggiare quindi il senso di iniziativa personale.

Mentre la scuola, secondo alcune visioni, negli ultimi anni risulta essere in parte “passiva”, qui  si vuole puntare a dimostrare che seguendo gli opportuni modelli la situazione può radicalmente cambiare. Scuola attiva, laboratori concreti, efficienti e produttivi.

Il modello giunge dalla Finlandia, più noto esempio di come il sistema scuola possa funzionare nel migliore dei modi: essere entrati in Europa ha significato anche allinearsi agli altri paesi sotto un profilo didattico, professionale , di innovazione tecnologica. Questo progetto mette quindi l’accento su concetti come internazionale e cooperazione fra stati diversi al fine di trarne tutti giovamento. Con l’attività di stage si dovrà mettere in pratica ciò che durante il ciclo scolastico si è imparato, fare ciò per cui si è studiato.

Primi in Italia a proporre un’attività del genere, all’estero, soprattutto in alcune realtà più innovative e sensibili a questi temi, questo modello di apprendimento è sostenuto ed utilizzato da anni. Significa lavorare quindi a livello di microsistema per un obiettivo finale di macrosistema. Cooperazione internazionale sarà una parola chiave per raggiungere risultati positivi e produttivi. Aiutare i giovani a superare il confine lanciandosi nel mondo del lavoro. Impresa ardua, al contempo stimolante e suggestiva. Concludendo con le parole di Demostene “spesso le grandi imprese nascono da piccole opportunità.”

Alice Lovato

Questo sito utilizza cookie per rendere più agevole la navigazione e garantire la fruizione dei servizi. Se vuoi saperne di più fai clic sul pulsante "Ulteriori informazioni"
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.