Intervista a Marcello Flores

Nell’ambito delle iniziative per la Giornata della Memoria, il giorno venerdì 23 gennaio l’Istituto Scolastico Superiore “Carlo d’Arco-Isabella d’Este” ha ospitato nell'aula magna un incontro con Marcello Flores, professore di storia presso l’Università di Siena, affiancato da Andrea Ranzato, docente del Liceo.

La conferenza fa parte di una serie di eventi sul tema “Ebrei erranti tra i totalitarismi del XX secolo” organizzati dal nostro Istituto e dal Conservatorio di Musica “Lucio Campiani”.

All’incontro hanno partecipato gli alunni delle classi quinte del Liceo e un gruppo di ragazzi del Laboratorio di giornalismo. Questi ultimi con grande entusiasmo hanno trovato l'occasione per intervistare l’illustre ospite.

Martina Ferretti: “Professor Flores, considerando i molti dibattiti riguardo alla valenza o meno della Giornata della Memoria, secondo lei qual è il significato del ricordo?”

Credo che il valore della Giornata della Memoria sia quello di poter parlare continuamente del significato della Shoah, episodio storico centrale per la coscienza non solo europea,  ma mondiale. Questa giornata non deve essere unicamente il ricordo della Shoah con le sofferenze a lei connesse, ma il simbolo di tutti i totalitarismi che violano i diritti dell'umanità.”

Luca Scazza: “Professore, che cosa ne pensa della scelta della figura di Vasilij Grossman a rappresentare questa giornata? “

Lo scrittore Vasilij Grossman è una figura molto suggestiva in quanto ha provato a far conoscere la tematica della Shoah in Russia e non ha esitato a criticare l'Unione Sovietica di Stalin trovando elementi in comune con il nazismo.”

Fatima El Hachimi: “Secondo il suo parere bisognerà sensibilizzare in modo diverso le nuove generazioni lontane da questo fatto storico?”

Certamente, è necessario che si trovino nuovi modi per avvicinare la gioventù a questa tematica poiché col tempo i testimoni saranno sempre meno e si perderà il prezioso contatto diretto, correndo così il rischio di dimenticare questa tragedia.”

Fatima El Hachimi: “Perchè la Shoah non ha portato ad una diversa consapevolezza nell'animo umano riguardo al male?“

Il male sta nel modo in cui si struttura il potere, non nell'uomo, il quale è buono di natura, e questa bontà la dimostra nella generosità e nella solidarietà.”

Intervista di Fatima El Hachimi, Martina Ferretti, Luca Scazza (classe IV AU del Liceo “Isabella d’Este”)

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