L’elemento femminile è sempre stato discriminato nel corso dei secoli, ma grazie al profondo messaggio celato all’interno dei diversi quadri, si è visto il suo vero significato, il vero potere. Profonda devozione al lavoro, immenso sacrificio, grandi sofferenze, situazioni di povertà, ma anche atti di riscatto, rivoluzioni, ribellioni e gesta notevoli, sono le diverse realtà che la classe ha percepito dalle infinite storie che ogni quadro trasmetteva, che ogni quadro narrava. Le raffigurazioni che i quadri proponevano, presentavano donne intente a lavorare, a volte in condizioni miserabili. Esse faticavano nei campi, sedute sulle rive di un fosso, intente a sistemare il raccolto, intrecciavano foglie di tabacco, lavavano vestiti, talvolta rotti e strappati, servendosi di piccoli lavatoi, accudivano i propri figli, ma non solo...
Certe sacrificavano il loro tempo e le loro vite nell’ardua ricerca di combattere le situazioni di povertà, insorgendo, unendosi rivoltose contro chiunque ostacolasse il loro bisogno di diritti, di cambiamenti. Una grande determinazione, la loro.
I quadri, hanno raccontato anche la storia di una grande guida, una colonna portante della emancipazione femminile, Anna Kuliscioff. Dotata di un forte carattere, Anna è riuscita ad estendere il voto delle donne insieme ai loro diritti.
Un’esperienza profonda, segnante e istruttiva, quella che la classe ha vissuto in quelle poche ore. Una mostra chiarificante, portatrice di tristi verità, ma anche di grandi speranze, nel tentativo di porre le donne sotto una miglior luce, senza più discriminarle.
Fabio Garabelli – 2AE