L'Istituto Tecnico "Carlo d'Arco" è stato il primo istituto scolastico in Italia che ha visitato la zona rossa nel nel centro storico di L'Aquila dopo il terribile evento sismico dello scorso aprile.
Tre Classi dell'istituto, 3°AS - 3°BS - 3°C, accompagnate dai loro insegnanti, da un ingegnere Docente dell'Università dell'Aquila e dai VVF sono andate il 18 Febbraio 2010 a vedere di persona gli effetti prodotti dal sisma e le nuove case antisismiche.
Diario di bordo: la visita raccontata dagli studenti
La partenza è stata prevista alle 6,30 con ritrovo in v.le Risorgimento. Il viaggio è durato tutta la mattinata fino all’arrivo nella località di Onna. Già al primo impatto si sono notate le gravi conseguenze che ha subito il territorio a causa del sisma: molte case con i muri crepati e alcune addirittura crollate.
Siamo stati accolti dall’ingegnere Di Felice, uno dei numerosi responsabili del progetto “Case” che si occupa della costruzione di 180 nuovi edifici antisismici. Con lui abbiamo osservato il modo con cui questi impianti agiscono e visitato un appartamento di questi. In seguito abbiamo raggiunto un quartiere composto da case prefabbricate dove, oltre ad esser state mantenute le strutture sociali precedenti con i vicini accanto ai vicini, è stato costruito l’asilo progettato dalla studentessa morta nella casa dello studente. In questa località abbiamo notato l’enorme mole di lavoro compiuta dai vigili del fuoco e protezione civile, che in pochissimo tempo hanno donato un tetto sicuro ai suoi abitanti.
Successivamente ci siamo diretti al centro storico dell’Aquila, zona severamente proibita ai civili e fatta visitare a noi studenti per gentile concessione. Con la presenza dell’ing. Ramalli dell’università di L’Aquila, abbiamo individuato le principali cause dei crolli di parecchie abitazioni. La maggior parte eran costruite con materiali inadatti, tecniche costruttive discutibili e in posizioni alquanto sfavorevoli. Evidente la presenza di profondissimi crepacci manifestatisi violentemente durante la scossa sismica a causa dell’erosione carsica. Si è potuto quindi dedurre che molte tragedie sono avvenute oltre che per fatalità, anche per errore umano.
Il mattino seguente siamo andati a Teramo per visitare i principali monumenti. Il primo è stato un antico anfiteatro romano che poteva arrivare a contenere migliaia di persone e che risaliva ai primi secoli d.C.. Poi è stata la tappa della cattedrale romano gotica esattamente al centro della città. Unica al mondo per la forma della sua facciata, questa cattedrale rispecchia esattamente il suo stile architettonico: spoglia, semplice e priva di decorazioni sfarzose. L’unica pecca di questa interessante costruzione è la mancanza della copertura originale, probabilmente modificata agli inizi del ‘900.
L’ultima costruzione che abbiamo visitato è stato il santuario di Loreto, raggiunto dopo un breve viaggio. Splendido santuario in cui si ritiene, secondo la leggenda, sia contenuto la casa della Madonna. Tutti i presenti sono stati colpiti dalla presenza abbondante di affreschi, dipinti e decorazioni che la rendono uno splendido luogo da visitare sia per i religiosi che per i puri appassionati d’arte.
Verso 15.30, terminata la sosta, siamo partiti per il ritorno arrivando così a Mantova verso le 19,30.
Questo viaggio di istruzione è stata gradito da tutti gli studenti, sia come esperienza particolare sia per ricordarci l’estrema importanza della nostra possibile futura professione.
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