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Novembre 2008: in assemblea per discutere, insieme agli esperti, di mafia
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Ottobre 2009: sui banchi di scuola per acquisire gli strumenti culturali atti alla comprensione del fenomeno mafioso.
E’ nel segno della continuità che i 225 studenti delle classi 4° e 5° del Liceo delle Scienze Sociali e della Formazione partecipano al Progetto Educativo Antimafia 2009–10 che il Centro Pio La Torre di Palermo ha esteso anche alle scuole medie superiori dell’intero territorio nazionale, dopo il coinvolgimento di oltre 60 scuole medie siciliane degli anni scorsi.
L’esperienza si articola in un ciclo di 5 videoconferenze sviluppate con l’apporto volontario di tecnici informatici ed esperti di audiovisivi, che da Palermo, sede dell’iniziativa, metterà in rete migliaia di studenti sul territorio nazionale, fra i quali quelli dell’istituto d’Este, che inaugureranno in questo modo il nuovo laboratorio multimediale di cui la scuola è dotata.
Gli incontri saranno coordinati da esperti, da testimoni e da protagonisti del movimento antimafia.
L’obiettivo complessivo del progetto è quello di fornire ai giovani gli strumenti culturali per comprendere e riconoscere il fenomeno della mafia, stimolandone una consapevole coscienza critica in senso antimafioso.
Il Centro Pio La Torre proporrà, a conclusione dell’esperienza, un questionario elaborato da un comitato scientifico per valutare gli effetti prodotti dall’azione educativa.
Il progetto è iniziato venerdì 23 ottobre con la videoconferenza dal titolo: Tra storia e attualità: cosa sono le mafie nell’era della globalizzazione, relatori il dr. Ingroia, procuratore aggiunto della Repubblica di Palermo e il dr. Sciarrone sociologo dell’Università di Torino.
La seconda videoconferenza si è svolta lunedì 23 novembre con L’opposizione storica, sociale e politica alla mafia e la ribellione dell’imprenditoria.
Successivamente, mercoledì 20 gennaio, si è svolta la terza videoconferenza su Il ruolo femminile nell’organizzazione criminale e nell’antimafia.
Giovedì 25 febbraio quarta videoconferenza su Le personalità religiose: dal silenzio alla parola “antimafia”.
Il progetto si concluderà mercoledì 24 marzo con Il ruolo dell’informazione e le vittime nella lotta antimafia: dal giornalismo d’inchiesta alle intercettazioni ambientali.
Il programma è corposo ma ricco di spunti per una approfondita riflessione su un fenomeno che è sempre di drammatica attualità.
Per visualizzare il progetto completo con il calendario utilizzare il link sottostante.