Eventi A.S. 2010/2011

Dialogo nel buio: una mostra che non mostra

Le classi 2CB e 4FB dell'Isabella d'Este, accompagnate dai docenti Manuela Adriani, Tommasa Burgio, Nicola Lodi Rizzini, Gabriella Ramaroli e Francesca Zani, il 28 settembre 2010 si sono recate a Milano per visitare la mostra dal titolo “Dialogo nel buio: una mostra che non mostra”. Obiettivo del viaggio di istruzione, organizzato dalle insegnanti di sostegno Burgio e Zani, con la collaborazione della Amministrazione provinciale di Mantova, era sensibilizzare gli studenti e i docenti sulle problematiche inerenti la gestione dello spazio e del movimento per persone ipovedenti e non vedenti, tre delle quali presenti nelle due classi coinvolte.

Il percorso, che è allestito in modo permanente presso l’istituto dei ciechi di Milano, in via Vivaio n.7, è interamente gestito da persone ipovedenti o non vedenti che hanno il compito di accogliere i ragazzi, informandoli sulle caratteristiche di ciò che faranno ed accompagnarli durante il “viaggio al buio”

Prima di iniziare, la sig.na Elisabetta spiega il mondo dei non vedenti, fa svolgere qualche gioco interattivo agli studenti per prepararli al buio, sollecita il senso dell’udito e il movimento nello spazio ad occhi chiusi; all’interno vi sono spazi in cui si tocca, si annusa, si ascolta….

Un’esperienza straordinaria, particolare, da consigliare a tutti….

  

Dialogo nel buio – il racconto dell'esperienza

Siamo all’entrata del percorso, al di la della tenda c’è il buio totale. All’interno si susseguono una serie di stanze, dove si incontrano vari ambienti, il rumore e i profumi della natura, i sassi sotto i piedi le foglie sulla parete, è un giardino, si sente anche il fiume.

Poi un’altra sala, il mare, si sente la sabbia e il rumore delle onde, saliamo su una barca, sembra vera, c’è anche l’acqua. Seguiamo la voce della guida ed entriamo nella casa del pescatore, dove si “gioca” a riconoscere gli oggetti che ci sono, ci si sente entusiasti se si scopre un computer, un telefono ecc... Un’altra porta, siamo in strada, troviamo una macchina e cerchiamo i pezzi che mancano all’auto.

Ultima stanza, un bar al buio! Ci ritroviamo a dover pagare e comprare cose senza veder nulla, ma stare seduti al buio, mangiando e parlando era rilassante, molto meglio di un normale bar, rumoroso e frenetico.  

foto di gruppo alunni - insegnanti

 

L'esperienza descritta è stata poi oggetto di riflessioni e approfondimenti in classe. Al riguardo si riportano alcuni documenti realizzati dagli studenti. 

Riflessioni degli alunni

Il racconto di Beatrice Cortesi: "Il bastone"

Il racconto di Francesca Alberti: "Uno strano viaggio"

La cronaca di Fabiana Fiorentino

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