Fondazione Cariplo si è impegnata nella diffusione della pratica delle arti performative tra i giovani avviando nel 2006 il Progetto LAIV - Laboratorio delle Arti Interpretative dal Vivo, un'importante iniziativa per il sostegno a laboratori triennali di teatro, musica e teatro musicale, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia e con il patrocinio di Regione Lombardia.
Il progetto si basa su tre principi chiave: centralità dell'istituzione scolastica, collaborazione tra il mondo della scuola e il Terzo Settore, innovazione della didattica.
Ad oggi il Progetto LAIV ha coinvolto 110 scuole secondarie di secondo grado della Lombardia e delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Di queste, 30 hanno esaurito il finanziamento triennale e stanno continuando le attività laboratoriali in autonomia, mentre 80 si trovano al secondo anno del percorso LAIV. Inoltre, sono in corso le selezioni dei progetti presentati sul primo bando di diffusione, pubblicato all'inizio del 2011, che prenderanno avvio il prossimo settembre.
L'importanza del Progetto LAIV risiede nell'aver attribuito centralità alla musica e al teatro, linguaggi fondamentali nella formazione della persona, ma solitamente tenuti a margine o esclusi dai programmi scolastici. Musica e teatro, infatti:
- si preoccupano di descrivere e comprendere i problemi dell'uomo in un dato momento storico: sostenerne l'apprendimento significa garantire alle persone di disporre di una risorsa culturale primaria per interpretare il mondo in cui vivono;
- favoriscono l'apprendimento attaverso il coinvolgimento emotivo;
- praticati collettivamente, aiutano a migliorare il rapporto con se stessi e gli altri, la capacità di progettare, l'autostima e la capacità di esprimere il proprio mondo interiore;
- consentono lo sviluppo di competenze disciplinari specifiche, utili per i ragazzi nell'esperienza scolastica quotidiana e in preparazione all'ingresso nel mondo del lavoro.
Il Festival favorisce il confronto e l'apprendimento attraverso la condivisione delle diverse esperienze laboratoriali. Studenti, docenti, operatori si incontrano, esaminano i rispettivi spettacoli, discutono delle soluzioni tecniche e metodologiche, innescando un processo di contaminazione reciproca.
L'organizzazione periodica di un Festival dei laboratori di arti interpretative dal vivo, dove tutti i gruppi si ritrovano per mostrare i propri risultati performativi ed assistere a quelli altrui, sottolinea il valore formativo della conduzione ad esito dei laboratori. Mentre il processo sostiene la formazione del gruppo e lo sviluppo delle competenze trasversali e di linguaggio, l'esito performativo restituisce agli studenti il senso del lavoro svolto e consente loro di autorappresentarsi davanti a un pubblico affettuoso composto da amici, compagni, familiari, insegnanti.