“ 5A e 5B del Carlo d’Arco …mès que un club”
Il 2 ottobre 2012 alle 5,35 da Mantova è partito un pullman “capitanato” dal prof. Alessandro La Fortezza, quasi madre lingua spagnolo, e dalla prof. M. Elisabetta Ferrari, “new entry” all’Istituto d’Arco, con 26 soldati semplici al seguito, addormentati, ma entusiasti, destinazione Barcellona … per cinque giorni!
Dopo un viaggio lungo ma comodo allietato da films, canti e cori, “profe” compresi, repertorio musica italiana anni 80/90, gentilmente offerto- imposto dal simpatico autista senior, l’autista junior, pazientemente subiva, i nostri prodi arrivano all’hotel … a 20 Km circa da Barcellona ! Non proprio in “centro”, come qualche alunno “giramondo” ha notato, ma carino, pulito, cibo a volontà e personale gentile.
Il mattino successivo è cominciata la vera e propria “fiesta”: alla conquista di Barcellona ! Il Parc Guell, Montjuic, la Fundacio Joan Mirò, il Barri Gotic, la Rambla, la Sagrada Familia, la Catedral, la Casa Batlò e il Modernismo di Gaudì, i colori e i profumi del Mercat de la Boqueria e … l’Hard Rock Cafè di Placa de Catalunya, i locali che non chiudono mai di Port Vell e Barceloneta, la spiaggia, il bagno in mare dell’ultimo pomeriggio e il magnifico, imponente mare d’erba : il Camp Nou del Barca !!!
Per cinque giorni queste meraviglie “sacre-culturali” e profane sono state sotto i nostri occhi, accompagnate da sole “caliente” e luminoso, cielo sempre terso, aria frizzante e cordialità catalana, condite e mixate da simpatia, divertimento ed educazione mantovana da parte di tutti i ragazzi. A questo punto i dovuti ringraziamenti alla Preside, all’organizzatrice prof. Antico, al capitano prof. La Fortezza e … a tutti i 26 ragazzi : il giorno della partenza, al ritiro della cauzione, il personale dell’hotel si è complimentato per il comportamento corretto di tutti i ragazzi!
Direi un gran successo ! Unico grande dilemma : saranno state maggiormente apprezzate le mete sacre o quelle profane ? Meglio non indagare troppo : “ Ai posteri, l’ardua sentenza!”
Prof. M.E. Ferrari